IL TERRITORIO

IL MONFERRATO

Un mosaico di vigne e di morbide colline

Le colline e i declivi del Monferrato sono compresi tra la provincia di Asti e di Alessandria, tra il fiume Po a Nord e l’Appennino Ligure a Sud. Vuole la leggenda che il Monferrato corrisponda alla terra che Aleramo, principe dei Franchi, fu in grado di percorrere con una cavalcata ininterrotta segnando i territori con un mattone (il «mun») da ferrare («frà»), ovvero i mattoni un tempo utilizzati per ferrare i cavalli.

Nel 2014 il paesaggio vitivinicolo del Monferrato, insieme a Lange – Roero, è stato riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale.

ENOGASTRONOMIA

La cucina tipica del Monferrato comprende una vasta gamma di cibi che vanno dalle carni, ai pesci, alle verdure, ai formaggi e piatti tipicamente monferrini, che ormai hanno raggiunto una notorietà non solo nazionale ma anche internazionale. Fra questi si annoverano, tra i primi, gli agnolotti “al pin” (letteralmente “al pizzicotto”), i tajarin (tagliatelle fini ricche di uova condite con sughi vari), i risotti del casalese, il riso ai funghi e quello al vino rosso, i minestroni di verdure, la polenta col merluzzo fritto o “comodato”. Altro piatto peculiare è la bagna càuda: (letteralmente salsa calda) è una specialità gastronomica della cucina piemontese a base di aglio, olio d’oliva extravergine e acciughe.

COSTIGLIOLE D'ASTI

Terra d’elezione della Barbera

Costigliole d’Asti sorge nel cuore di quel Monferrato Astigiano che occupa quasi totalmente la provincia di Asti, a destra e a sinistra del fiume Tanaro.

L’intera zona, ai confini con le Langhe e separata dal Roero dall’ansa del fiume, è caratterizzata dalle linee dolci delle colline ed è punteggiata di castelli e borghi storici.

Le colline, la cui altitudine media è di circa 350 metri sul livello del mare, sono costituite da sedimenti di varia natura (come argille, marne, arenarie, sabbie neogenetiche, calcari, gesso e tufo), depositatisi all’inizio del quaternario con l’evaporazione e il ritiro delle acque del mare Adriatico che ricopriva gran parte dell’Italia settentrionale.

COSTIGLIOLE D'ASTI

Siamo nella terra d’elezione della Barbera e dei vini spumanti ottenuti da uve moscato, un territorio dove le prime tracce di viticoltura risalgono al IV-V sec. a.C. e in cui la vigna è parte integrante del paesaggio. La vocazione vinicola della zona è ulteriormente rafforzata dal microclima monferrino con estati calde e siccitose, inverni freddi e un clima tendenzialmente secco.

Crediamo in un vino
fatto unicamente con le nostre uve,
un vino che sia espressione di questo terroir.

Per Ruggero e Orsetta Lenti il rispetto dell’identità vinicola del territorio e la scelta di puntare unicamente su due vitigni tradizionali come Barbera e Moscato si sposa con la ricerca dell’innovazione. Accanto a vini che sono espressione purissima del territorio, l’azienda propone oggi dei prodotti che rappresentano un’evoluzione e un’interpretazione di quell’anima monferrina che Sant’Anna dei Bricchetti porta nel Dna, vini che esprimono e declinano le potenzialità del terroir all’insegna dell’eleganza e della bevibilità.

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IL TERRITORIO

IL MONFERRATO

Un mosaico di vigne e di morbide colline

Le colline e i declivi del Monferrato sono compresi tra la provincia di Asti e di Alessandria, tra il fiume Po a Nord e l’Appennino Ligure a Sud. Vuole la leggenda che il Monferrato corrisponda alla terra che Aleramo, principe dei Franchi, fu in grado di percorrere con una cavalcata ininterrotta segnando i territori con un mattone (il «mun») da ferrare («frà»), ovvero i mattoni un tempo utilizzati per ferrare i cavalli.

Nel 2014 il paesaggio vitivinicolo del Monferrato, insieme a Lange – Roero, è stato riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale.

ENOGASTRONOMIA

La cucina tipica del Monferrato comprende una vasta gamma di cibi che vanno dalle carni, ai pesci, alle verdure, ai formaggi e piatti tipicamente monferrini, che ormai hanno raggiunto una notorietà non solo nazionale ma anche internazionale. Fra questi si annoverano, tra i primi, gli agnolotti “al pin” (letteralmente “al pizzicotto”), i tajarin (tagliatelle fini ricche di uova condite con sughi vari), i risotti del casalese, il riso ai funghi e quello al vino rosso, i minestroni di verdure, la polenta col merluzzo fritto o “comodato”. Altro piatto peculiare è la bagna càuda: (letteralmente salsa calda) è una specialità gastronomica della cucina piemontese a base di aglio, olio d’oliva extravergine e acciughe.

COSTIGLIOLE D'ASTI

Terra d’elezione della Barbera

Costigliole d’Asti sorge nel cuore di quel Monferrato Astigiano che occupa quasi totalmente la provincia di Asti, a destra e a sinistra del fiume Tanaro.

L’intera zona, ai confini con le Langhe e separata dal Roero dall’ansa del fiume, è caratterizzata dalle linee dolci delle colline ed è punteggiata di castelli e borghi storici.

Le colline, la cui altitudine media è di circa 350 metri sul livello del mare, sono costituite da sedimenti di varia natura (come argille, marne, arenarie, sabbie neogenetiche, calcari, gesso e tufo), depositatisi all’inizio del quaternario con l’evaporazione e il ritiro delle acque del mare Adriatico che ricopriva gran parte dell’Italia settentrionale.

COSTIGLIOLE D'ASTI

Siamo nella terra d’elezione della Barbera e dei vini spumanti ottenuti da uve moscato, un territorio dove le prime tracce di viticoltura risalgono al IV-V sec. a.C. e in cui la vigna è parte integrante del paesaggio. La vocazione vinicola della zona è ulteriormente rafforzata dal microclima monferrino con estati calde e siccitose, inverni freddi e un clima tendenzialmente secco.

Crediamo in un vino fatto unicamente con le nostre uve, un vino che sia espressione di questo terroir.

Per Ruggero e Orsetta Lenti il rispetto dell’identità vinicola del territorio e la scelta di puntare unicamente su due vitigni tradizionali come Barbera e Moscato si sposa con la ricerca dell’innovazione. Accanto a vini che sono espressione purissima del territorio, l’azienda propone oggi dei prodotti che rappresentano un’evoluzione e un’interpretazione di quell’anima monferrina che Sant’Anna dei Bricchetti porta nel Dna, vini che esprimono e declinano le potenzialità del terroir all’insegna dell’eleganza e della bevibilità.